domenica 27 gennaio 2013

Minerva scaccia Montalbano



Scicli, Piazza Italia

20 gennaio, Scicli

Scicli: Ufficio del Prefetto, del Commissario Montalbano.
Oggi, in visita a Scicli, mi vien fatta una piacevole offerta: quattro monumenti da visitare con guida a cinque euro tutto. Visito una chiesa sconsacrata e recuperata davvero bella; quindi un museo di costumi d’epoca e vecchi attrezzi (interessante lo sbuccia arance da caramellare); poi il palazzo del grande signorotto del paese;  per ultimo la sede municipale. Qui l’inghippo, la sala del sindaco e tutti i locali inferiori sono il ‘set cinematografico del commissario Montalbano’: Ma io non ho mai visto la serie del Commissario Montalbano, so solo di cosa si tratta.
Spiego alla guida che, a causa di un trauma giovanile, non guardo nessun genere di ‘serie televisive’ o serial tv. Spiego che mia moglie ed io seguimmo tutta la serie “Dallas” prima sulla Rai poi su Mediaset, tutti i giovedì, non ricordo per quanto tempo e quando finì, giurammo: “Mai più!”
Quando finisco la spiegazione noto, oltre ad una piccola dose di disgusto, ancor più l’incredulità.
Lo sapevo che non avrei dovuto dar retta alla moglie.

Scicli: Madonna dei Milici (o delle Milizie)
Ma torniamo a Scicli: questo paese stà rifiorendo, molto  a causa della serie televisiva, ma anche, mi dicono, per i numerosi lavori fatti con i contributi dell’Unesco perché, anche Scicli è patrimonio dell’umanità.
La città è una sintesi delle altre viste recentemente: ci sono naturalmente chiese e palazzi barocchi; numerose le caverne/case come a Modica; piacevoli le piazze, una al centro antico, l’altra ai piedi del monte San matteo è addirittura tripla e tutte gremite di gente a passegggio.
La particolarità unica, però, è nella chiesa madre: La madonna dei Milici (o delle milizie).
Narrano che durante un assalto dei saraceni, ai cristiani difensori del territorio, apparve la Madonna che li spronò e li porto alla vittoria contro gli infedeli. Sull’altare sinistro della chiesa, questa madonna è rappresentata in un’opera in cartapesta (ma anche su due tele antichissime) ed è:  a cavallo, sguaina una spada e sotto gli zoccoli del destriero ci sono, schiacciati, due combattenti saraceni.
A mio modesto parere non era la Madonna ma Minerva. Lo dico perché quì gli antichi dei sono ancora considerati, ho infatti scoperto che gli studenti di Siracusa hanno fatto una petizione per ripristinare il tempio di Athena al vecchio culto, oggi adibito a chiesa cattolica.

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